Non è una novità, sono ormai anni che la questione ecologica è al centro delle discussioni sia in Italia che in tutti gli altri paesi. Fino a qualche decennio fa, consideravamo l’economia e l’ecologia come due discipline indipendenti. La società moderna, o meglio, l’uomo, ha considerato per anni la natura come una fonte inesauribile di risorse.
Oggi ci rendiamo conto che le risorse si stanno esaurendo e la politica moderna ha capito che l’economia e l’ecologia devono ormai lavorare insieme o meglio, collaborare per limitare i danni. Tra le tante misure prese dai governi, una è sicuramente quella di ridurre gli imballaggi inutili e di limitarne lo spreco, ed è proprio di questo che parleremo oggi.
Imballare di meno imballare meglio
Basta andare in un supermercato e osservare uno scaffale per rendersi conto della quantità enorme di imballaggi inutili che sono presenti. Un packaging sicuramente utile per il marketing ma al tempo stesso dannoso per l’ambiente, in quanto fatto con materiali che non possono essere riciclati. Per evitare questo spreco, una delle soluzioni sarebbe quella di ridurre gli imballaggi inutili e confezionare i prodotti in maniera più responsabile. E’ questa la mission del cosiddetto “packaging sostenibile”.
Il packaging ecologico, come indica il suo nome, è quel packaging che prevede l’uso di materiali riciclabili e biodegradabili. Un packaging ottenuto grazie a metodi di produzione con basso impatto ambientale ed efficienti dal punto di vista energetico.
Quali sono i materiali utilizzati per il packaging eco-friendly?
Gli imballaggi ecologici hanno un impatto inferiore rispetto agli imballaggi classici. Spesso, oltre ad essere prodotti in maniera sostenibile, vengono anche trasportati utilizzando fonti di energia sostenibili, come per esempio l’energia solare o eolica.
I principali materiali utilizzati per il green packaging sono i seguenti:
- Plastica biodegradabile
- Cartone ondulato
- Materie plastiche vegetali
- Sacchetti in polietilene riciclato
Per esempio, il cartone ondulato, otre ad essere estremamente sostenibile (è riciclabile al 99,9%), permette anche un’alta personalizzazione. Abbiamo già visto in un articolo precedente come la personalizzazione dell’imballaggio sia un punto cardine spinto dalle logiche del marketing che cerca in continuazione l’elemento di differenziazione dalla concorrenza. In Italia, più di 7 miliardi di metri quadrati di cartone ondulato vengono prodotti ogni anno.
I vantaggi del packaging sostenibile
Ovviamente chi ci guadagna di più dall’adozione di queste nuove misure è l’ambiente. Ci sono, però, dei vantaggi anche per le aziende produttrici tanto quanto per gli stessi consumatori.
Il primo aspetto è economico: le aziende risparmiano sui costi di lavorazione in quanto utilizzano dei materiali riciclati e ne utilizzano di meno. Questi costi ovviamente incideranno sul prezzo finale al cliente. Inoltre l’azienda che utilizza imballaggi sostenibili dimostra sicuramente di essere moderna, in quanto aggiornata e attrezzata da questo punto di vista.
Queste aziende dispongono di macchinari packaging moderni, versatili e capaci di lavorare tutti i tipi di materiali, dal packaging primario a quello secondario fino al packaging terziario. Possono essere sia macchine nuove che macchine usate, e vanno dall’astucciatrice orizzontale o verticale, all’incartonatrice o ancora alla fardellatrice o cellofanatrice, per dare solo qualche esempio.
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