Il rapporto tra packaging e e-commerce, un binomio sempre digitale e sostenibile

Packaging differenti in un deposito

L’inevitabile crescita che hanno registrato gli acquisti online nell’ultimo anno e mezzo ha fatto emergere senza dubbio la necessità di rivedere tutto ciò che riguarda il packaging per diversi motivi.

Innanzitutto, perché il numero elevato di imballaggi da smaltire ha determinato una nuova e crescente consapevolezza sulla necessità di ottimizzare la supply chain. Questo si traduce nella riduzione al minimo l’impatto ambientale causato dalla circolazione delle merci.

In secondo luogo, l’aumento del numero di pacchi da preparare ed emettere richiede una reingegnerizzazione e digitalizzazione dei processi logistici. Questi aspetti sono fondamentali per rispondere al requisito di efficienza dei processi. In particolar modo, il tracciamento della merce consente di controllare ogni fase nei minimi dettagli e di offrire un servizio il più possibile di qualità.

L’e-commerce vuole e deve essere più sostenibile

Moltissime imprese oggigiorno sono al lavoro per semplificare e rendere meno rigidi i propri processi in ottica di uno sviluppo sostenibile delle proprie attività. Tra queste, rientra ovviamente anche l’e-commerce, che necessita di una particolare sensibilità volta a ridurre l’impatto nei confronti dell’ambiente. D’altronde sono gli stessi consumatori a ricercare questo tipo di approccio che tiene conto delle possibili conseguenze degli acquisti online sull’ecosistema che li circonda.

Sono sempre più frequenti quindi le aziende che si adoperano per ottenere certificati ISO 14001, indicante un sistema di lavoro tale da garantire un comportamento green. Questo si traduce anche nella realizzazione di packaging leggeri. Per ottenerli, uno degli step principali è lo studio del peso-volume degli imballaggi. Ciò assicura prima di tutto una parte l’ottimizzazione dei formati dei colli e la riduzione dei materiali dei contenitori. Ma non solo: la conseguenza è anche un trasporto sicuro dei pacchi, che giungono a destinazione in condizioni ottimali.

Moltissime attività commerciali piccole e grandi, quindi, stanno creando confezioni sempre più essenziali e minimal. E sebbene la strada da fare sia ancora tanta, si può dire che i presupposti ci siano, perché sono sempre più numerose le realtà che dimostrano interesse verso un comportamento ecosostenibile.

La tecnologia a supporto del packaging

Per rendere più snelli i processi legati all’e-commerce, un aspetto che sta diventando sempre più di primaria importanza è quello della digitalizzazione dei packaging. Creare delle confezioni smart permette di ridurre notevolmente i costi di gestione del magazzino ed ottimizzare la lunghezza delle spedizioni.

La scelta dei giusti software, infatti, rende i pacchi tracciabili in ogni momento per controllare sprechi, rispetto delle norme che disciplinano il settore, tempistiche e soddisfazione del cliente.

E visto che questa, come detto prima, dipende anche dall’approccio che si adotta nei confronti dell’ambiente, è necessario che il packaging 4.0 sappia essere all’altezza delle aspettative anche in tale senso.

Il concetto Packaging comprende tutti gli aspetti suddetti. Ossia sia quelli che riguardano il miglioramento delle strategie e-commerce in ogni fase, sia quelli concernenti la customer experience. Attraverso speciali microchip, per esempio, è possibile misurare la temperatura dei prodotti in un determinato pacco, assicurandone una corretta conservazione.

Nonostante ci siano ancora molti progressi da fare in questo settore, i dati sono più che positivi: il mercato dello Smart Packaging è stato valutato 12.646 miliardi di dollari nel 2016 ed è previsto il raggiungimento dei 19.787 miliardi di dollari entro la fine di quest’anno.

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