E’ da diversi mesi ormai che il contoterzista greco Famar si trova ad affrontare una grave crisi finanziaria. Il futuro dei 12 siti attualmente operativi in Europa è stato per largo tempo incerto. Nello scorso mese di luglio, il sito di Saint-Genis-Laval (vicino a Lione) è stato posto in amministrazione controllata, mentre gli altri siti europei sono stati messi in vendita. Ma vediamo com’è la situazione al giorno d’oggi.
I contendenti al “trono”
Da luglio circolano voci sulla possibile vendita di alcuni siti di Famar. I siti in questione sono nella fattispecie i 3 siti francesi di Orléans, l’Aigle e Saint-Rémy-sur-Avre, il sito olandese di Bladel ed infine il sito del Québec di Pointe-Claire in Canada. Se diversi contoterzisti del settore, come Fareva o Recipharm per esempio, hanno espresso il loro interesse nell’acquisto di questi stabilimenti, a conti fatti, è stata l’azienda Delpharm a spuntarla e a finalizzare l’operazione di acquisizione.

Con questa acquisizione, Delpharm ha portato a casa un fatturato di 250 milioni di euro e circa 1300 dipendenti – posizioni, queste, che dovrebbero essere mantenute per il momento. Delpharm si sta quindi rafforzando in Europa e Nord America. Il gruppo, infatti, conta 4700 dipendenti e 17 stabilimenti in tutto il mondo: 12 in Francia, 1 in Belgio, 1 nei Paesi Bassi, 2 in Italia e 1 in Canada.
La situazione a Saint-Genis-Laval
Lo stabilimento di Saint-Genis-Laval è stato ritenuto per il momento invendibile in quanto ad oggi sfrutta solo il 25% della sua capacità produttiva totale, producendo circa 40 milioni di farmaci all’anno rispetto ai 110 milioni dei tempi migliori. La situazione è quindi molto delicata al momento e il futuro per i dipendenti di questo sito rimane molto incerto.
L’amministratore delegato di Famar vorrebbe evitare una chiusura completa e la perdita di tutti i posti di lavoro, ma nulla è ancora sicuro. È l’unico stabilimento dell’intero gruppo, ad essere in perdita, ed è il motivo per il quale non è stato messo in vendita come gli altri siti del gruppo.
Una breve retrospettiva sulla storia del gruppo Famar ![]()
Il gruppo greco Marinopoulos, presente nella grande distribuzione, ha fondato Famar nel 1949. Nel corso degli anni l’azienda ha acquisito diversi stabilimenti in Europa (Novartis a Orleans, Beecham in Italia, Aventis Pharma a L’Aigle, solo per citarne alcuni) e in breve tempo è diventata leader europeo nello sviluppo, la produzione e la distribuzione di prodotti farmaceutici per conto terzi.

Con 12 siti produttivi e più di 3000 dipendenti, Famar era in grado di fornire forme solide, liquide e semisolide con dei parchi macchine e di processo e linee packaging importanti.
Purtroppo, negli ultimi anni, il gruppo si è trovato in difficoltà finanziarie e la famiglia Marinopoulos ha deciso nel 2017 di vendere gradualmente le sue quote al fondo di investimento americano KKR. Il debito è continuato ad aumentare fino ad arrivare a oltre 200 milioni di euro e KKR ha deciso gradualmente di smantellare l’intero gruppo e quindi di mettere in vendita i siti di produzione.
Mentre la situazione oggi di 5 siti su 12 è ormai chiara e definita, siamo in attesa di sapere cosa accadrà agli altri stabilimenti del gruppo farmaceutico Famar. Per quanto riguarda Delpharm, questo conto terzista si posiziona, grazie a questa nuova acquisizione, tra i 5 leader mondiali del settore dei contoterzisti farmaceutici.
