Bonus macchinari 2020 – 4.0, le cose da sapere

Bonus macchinari 2020: proroga industriale 4.0, le cose da sapere

Tutto quello che devi sapere sul bonus macchinari per l’industria 4.0 per le imprese che investono in beni strumentali, impianti e macchine servendosi di un finanziamento agevolato.

Questo beneficio è stato introdotto dal decreto legge n.69/2013 e poi convertito con la modificazione dalla legge n. 98/2013. Presto, la Legge di Bilancio 2020 verrà approvata con il piano industria 4.0 per un altro anno, permettendo a tutti di usufruirne ancora.

Il bonus macchinari, conosciuto anche come bonus beni strumentali 2020, conferisce la possibilità per micro, piccole e medie imprese di ottenere finanziamenti dalle banche o altri intermediari, al fine di favorire i loro investimenti mediante:

  1. Acquisto di beni strumentali per l’impresa;
  2. Ottenere un contributo MISE in base agli interessi sui finanziamenti.

Il decreto 3/2015 sancisce, a seguito di varie conversioni e modificazioni, la possibilità di riconoscere i contributi per gli investimenti delle piccole e medie imprese, anche sotto forma di leasing finanziario. In attuazione a quanto previsto dalla legge, questa concessione è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 58 del 10 marzo 2016 con tutte le misure per poter accedere all’erogazione del finanziamento, e in quale misura.

Agevolazione sui macchinari secondo la nuova Sabatini 2020

La nuova Sabatini: tutto sul bonus macchinari 2020

La nuova Sabatini è un bonus riservato esclusivamente a micro, piccole, medie imprese che investono nell’acquisto di beni strumentali e nuove apparecchiature da impiegare all’interno del processo produttivo. Acquistare beni strumentali per le PMI (piccole, medie imprese – abbreviativo riconosciuto) non è mai stato così facile. Occorre richiedere un finanziamento agevolato alle banche o agli intermediari finanziari. Da lì, verrà concessa un’agevolazione in forma di contributo pari all’ammontare complessivo degli interessi, calcolati in via convenzionale su un finanziamento con tasso d’interesse del 2,75%, di durata non superiore ai 5 anni, e di importo pari al finanziamento.

Come si richiede il bonus macchinari 2020?

Le PMI possono accedere al bonus macchinari 2020 presentando alla banca la domanda del bonus macchinari, con allegata la richiesta di finanziamento per l’acquisto o l’acquisizione nel caso di un leasing. Questo bonus si applica su: macchinari, impianti, beni strumentali destinati a uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.

Ora che la domanda è stata inoltrata, sarà la banca a determinare se sussistono i requisiti minimi per poter accedere al bonus. Sarà lei a verificare la validità della documentazione allegata e il possesso di tutti i requisiti che servono per accedere.

Se tutto funziona come dovrebbe, la domanda viene inoltrata al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), il quale la conferma e verifica la disponibilità dei fondi, sia essa totale o parziale, da destinare al contributo che la banca, in seguito, concederà alla piccola o media impresa. Si ricorda che lo stesso bonus può essere erogato anche dal Fondo di garanzia, per un totale dell’80% dell’ammontare del finanziamento.

Ora che la banca ha accettato il finanziamento e la domanda è stata presentata anche al Ministero, vengono adottati tutti i provvedimenti ammissibili in una misura determinata da obblighi concedibili che l’impresa beneficiaria deve assumersi affinché il finanziamento possa avere luogo.

Il bonus per il 2020 verrà approvato dalla legge di bilancio 2020 con la titolazione di “legge Sabatini”.

Chi ha diritto al bonus macchinari 2020?

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stabilito che gli investimenti alle piccole, medie imprese sono erogabili a tutti coloro che:

  1. Possiedono una sede operativa in Italia funzionante;
  2. Sono regolarmente iscritte al Registro delle imprese;
  3. Godono di tutti i diritti e non nuotano in cattive acque. Per esempio, non devono trovarsi in liquidazione volontaria, né sono sottoposte a procedure concorsuali;
  4. Non si tratta di imprese in difficoltà.
  5. Anche le imprese estere con sede in UE possono presentare la domanda, anche se queste non possiedono ancora una sede in Italia, la quale però dovrà essere istituita entro la fine dell’investimento.

Chi è escluso dall’agevolazione? Tutte quelle imprese che lavorano nel settore delle attività finanziarie e assicurative, ovvero tutte le aziende che fanno parte della sezione K della classificazione ATECO stando al 2007.

I beni agevolabili col bonus della nuova Sabatini: quali sono?

L’agevolazione fornita dal Ministero per lo Sviluppo Economico, per piccole/medie imprese che investono, è concessa per l’acquisto delle seguenti strumentazioni:

  • Macchinari;
  • Impianti;
  • Beni strumentali di impresa;
  • Attrezzature nuove di fabbrica con il preciso scopo di inserirsi nel processo produttivo;
  • Hardware, classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale, catalogabili alle voci B.II.2, B.II.3, B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile.
  • Software e tecnologie digitali destinate e strutture produttive già esistenti o da impiantare, rigorosamente sul territorio nazionale.

Si ricorda che nel bonus non ricadono beni di importo inferiore a 516,46 euro, come del resto terreni, opere murarie, sostituzione di beni esistenti e commesse interne.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *